Conosci con noi lo Zafferano Dop dell'Aquila
Da otto secoli a Navelli si coltiva lo zafferano. Partecipa alla raccolta della spezia più preziosa, il suo valore al grammo è circa equivalente a quello dell'oro puro! Infatti, la produzione dello zafferano richiede tantissima cura e mano d'opera.
Le fasi di produzione dello Zafferano di Navelli
La messa a dimora
Lo zafferano è un po' come i tulipani. Per prima cosa si parte con una lunga preparazione del terreno, poi c'è la messa a dimora dei bulbi che si fa ad agosto, questi poi passato il ciclo di produzione verranno espiantati, selezionati e rimessi a dimora rigorosamente in un terreno diverso, impegnando quindi nell'arco dello stesso anno almeno due terreni, con una rotazione di sei o sette anni.
La fioritura
Tra la fine di ottobre e la prima decade di novembre all'improvviso lo spettacolo della fioritura: da prima pochi qui e là, poi sempre più fitti compaiono i fiori nel campo che si colora di lilla. Ogni pianta non farà mai più di quattro cinque fiori, ogni uno dei quali contiene solo tre pistilli rossi, tre delicati e leggerissimi filetti è questo quello che noi usiamo in cucina per colorare e aromatizzare i migliori piatti.
La raccolta
Bisogna fare presto perché i fiori si sciupano e perdono l'aroma. Ogni giorno all'alba, appena prima che i fiori si aprano per la prima volta, uno a uno, con delicatezza, vengono raccolti a mano ancora chiusi con i pistilli dentro. Servono 200-250 mila fiori e circa 500 ore di lavoro per produrre 1 kg di zafferano!
La conservazione
I fiori si riportano in casa e con delicatezza inizia la sfioritura, si separano i pistilli dai fiori e mette da parte lo zafferano che secondo tradizione dovrà essere meticolosamente essiccato da esperte mani su braci di quercia o mandorlo. Ora è possibile conservarlo.